giovedì 31 ottobre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 41. Le Memorie dei Morti.



<<L'idea che Vivien mi abbia tenuto nascosto tutto questo mi rende molto difficile credere che sia vero. Vorrei tanto che lei fosse ancora qui, per poterne parlare>>
Le parole di Robert Oakwood ebbero un effetto particolare su Richard Stoker.
<<Vivien non è morta e il Varco è ancora aperto. La sua Memoria può tornare indietro>> e accompagnò questa frase con uno sguardo solenne.
Robert capì che quella fase faceva parte dell'Iniziazione agli Arcani Supremi.
<<La sua memoria? Cosa significa?>>
Stoker guardò verso la finestra e indicò il castello dei Burke-Roche.
<<E' tutto scritto nel Necronomicon, signor Oakwood, almeno è quel che si crede. Oggi, quando sarà nella biblioteca dei Burke-Roche, lei avrà la possibilità di verificare personalmente ciò che le sto per dire>>



<<Vede, signor Oakwood, sulla base di quanto è stato tramandato dagli Iniziati, nel Necronomicon è spiegata esattamente quella che va sotto il nome di Legge dei Morti, secondo cui, una volta che il cervello umano cessa di funzionare, la memoria del soggetto può trasferirsi su un altro supporto. E' una possibilità, ma non succede sempre, almeno stando alla teoria di Abdul Alzhared, l'autore del Necronomicon. Egli dimostrò la sua teoria quando risvegliò le memorie di un morto nel cervello di un suo parente>>
Robert cercò di trattenere un sorriso ironico di fronte a quell'assurdità.
<<Un esperimento scientifico dimostra una teoria soltanto quando, sotto determinate condizioni, il risultato è riproducibile. Ammesso che Abdul Alzhared sia mai esistito e non sia soltanto il frutto della fantasia di Lovecraft, bisognerebbe conoscere le condizioni del suo esperimento ed eventualmente se qualcun altro ci è riuscito, dopo di lui. Altrimenti ha la stessa credibilità scientifica della resurrezione di Lazzaro>>
Stoker lo guardò severamente:
<<Lovecraft era un Iniziato che violò il Silentium! Per sua fortuna morì prima che il processo per decidere la sua punizione si concludesse. Ma nemmeno lui aveva mai letto il Necronomicon, la cui unica copia era di proprietà dei Saint Clair per poi passare ai loro eredi, i Burke-Roche.  Lord Hector non permise mai a nessuno di vedere il testo, e pagò molto caro il prezzo della sua ostinazione!>>
Robert sgranò gli occhi:
<<Ma allora l'incidente in cui lui, suo figlio e suo nipote morirono fu provocato dagli Iniziati!>>
Stoker scosse il capo:
<<No! Non siamo criminali! Lord Hector si era inimicato qualcuno molto più potente di noi, ma di questo non posso ancora parlarle. Dobbiamo tornare al punto, cioè alla teoria di Abdul Alzhared>>



<<Ascolti attentamente la biografia essenziale di quest'uomo:

 Abdul Alhazred, demonologo e poeta, nasce a Sanaa, in Yemen al tempo dei Califfi Omayyadi, all'incirca nell'VIII secolo della nostra era.
Alhazred non segue la religione islamica, ma adora strani dèi dai nomi inquietanti, come Yog e Cthulhu.
Esplora le rovine di Babilonia e i cunicoli nascosti di Menfi.
 Vive per dieci anni isolato nel deserto di Rub' al-Khali (detto "Il Quarto Vuoto" dagli antichi arabi), circondato da spiriti malvagi (jinn). 
Durante queste peregrinazioni Alzhared afferma d'aver visitato Irem (Iram dhāt al-ʿImād, la città "dalle Mille Colonne") nei pressi delle rovine di Persepoli, e di aver scoperto le prove dell'esistenza di una razza pre-umana, di cui apprende i segreti e le cronache.
In vecchiaia si stabilisce a Damasco, dove compone l'al-Azif (che in arabo indica i suoni notturni causati dagli insetti ma attribuiti alle voci dei demoni, o secondo Sprague de Camp, "L'Ululato dei Demoni"), più tardi noto come Necronomicon
Coloro che maneggiano questo volume sembrano destinati a una tragica sorte, cui non sfuggì neanche l'autore, che è divorato da una creatura invisibile alla piena luce del giorno nel 738, secondo il noto biografo del XII secoloIbn Khallikan, "venne afferrato in pieno giorno da un motro invisibile e divorato orribilmente davanti ad un gran numero di persone pietrificate dal terrore.
Questo è ciò che Lovecraft ha rivelato al mondo. Ma fortunatamente non conosceva tutta la verità. Soltanto il Priore degli Iniziati è a conoscenza di tutta la storia, e quindi lord Hector dovette raccontare tutto a Vivien la quale lo raccontò a me. Ora, io non posso raccontarle tutto, perché lei, signor Oakwood, per quanto nipote di Vivien e amico dei Burke-Roche, non è ancora un Iniziato e tanto meno un Priore. Però, in considerazione della missione speciale che lei deve compiere, e cioè leggere integralmente il Necronomicon, le devo dire alcune cose... diciamo alcune precauzioni, poiché, come avrà intuito, chi ha a che fare con quel testo corre alcuni rischi...>>

La famiglia reale inglese nel 1902



Da sinistra: re Edoardo VII, l'imperatore Guglielmo II di Germania (figlio della sorella del re), la regina Alessandra, il principe di Galles, futuro re Giorgio V e la sorella Vittoria Alessandra. Tra i bambini, sempre da sinistra a destra, la principessa Mary, contessa di Harewood, il principe Albert George, duca di York, detto "Bertie", futuro re Giorgio VI, il principe Henry, duca di Gloucester e il principe Edward David del Galles, futuro re Edoardo VIII e successivamente duca di Windsor.

Partito Nazionale Conservatore



Partito Nazionale Conservatore

Programma di base:

1) Difesa della sovranità nazionale italiana contro le ingerenze straniere.

2) Difesa dei confini nazionali italiani contro l'immigrazione clandestina.

3) Difesa della cittadinanza italiana come diritto esclusivo di chi ha almeno un genitore italiano.

4) Difesa della proprietà privata contro ogni forma di tassazione dei patrimoni privati.

5) Abolizione totale delle tasse sugli immobili.

6) Drastica riduzione dei compensi di chi detiene cariche politiche o nominate da politici.

7) Tassazione delle rendite finanziarie diverse dai titoli di stato italiani in base alle aliquote Irpef.

8) Vendita del patrimonio pubblico non demaniale ai fini della riduzione del debito pubblico.

9) Legalizzazione della prostituzione e dell'eutanasia.

10) Costruzione di nuove carceri e di nuove scuole.

mercoledì 30 ottobre 2013

Legame di parentela tra Elisabetta I ed Elisabetta II



Poiché molti lettori me l'hanno chiesto, rispondo brevemente alla domanda se esistono legami di parentela tra le due regine regnanti inglesi Elisabetta I Tudor ed Elisabetta II Windsor.
Sì, esiste un legame di parentela, anche se non di discendenza diretta, in quanto Elisabetta I non si sposò mai e quindi non ebbe eredi legittimi (resta da discutere, e non è questa la sede, se fosse realmente vergine o se in realtà avesse avuto amanti e persino figli illegittimi) : la dinastia Tudor si estinse con lei e a salire sul trono furono i parenti più prossimi dei Tudor e cioè gli Stuart.
Elisabetta II discende direttamente da Mary Stuart (Maria Stuarda, regina di Scozia), che era cugina di Elisabetta I.
Per la precisione Maria Stuart ed Elisabetta erano cugine di secondo grado: la zia di Elisabetta, Margaret Tudor, aveva sposato Giacomo Stuart, re di Scozia e nonno di Maria.
Tra le due cugine il rapporto era pessimo, anche per il diverso credo religioso.
Come è noto, Maria Stuart fu decapitata (prima regnante a subire questa sorte) sotto l'accusa di aver organizzato un tentativo di uccidere Elisabetta per succederle come regina d'Inghilterra, in quanto parente più prossima, e restaurare il cattolicesimo con l'aiuto della flotta spagnola di Filippo II.
Paradossalmente, quando Elisabetta I morì nel 1603, a succederle fu Giacomo Stuart, il figlio di Maria Stuarda, che unì le corone di Scozia e d'Inghilterra.

L'attuale dinastia regnante dei Windsor discende dagli Stuart per linea femminile ed è proprio a causa di presta discendenza che Elisabetta II fu incoronata regina nel 1953.


Una curiosità per gli esperti di dinastie reali è il fatto che anche la defunta principessa del Galles, lady Diana Spencer, fosse discendente degli Stuart, tramite un figlio illegittimo del re Carlo II.
Il principe William è dunque discendente dagli Stuart sia per parte di padre che per parte di madre e questo costituisce un titolo preferenziale per la legittimità dei suoi diritti di successione. 
Va però ricordato anche che esistono discendenti legittimi degli Stuart per linea maschile, i cosiddetti Giacobiti, in quanto discendenti del figlio maschio di re Giacomo II.
Tra questi discendenti vi è la donna più bizzarra e più titolata della storia dell'aristocrazia, e cioè la famosa e famigerata Cayetana Maria del Rosario Fitzjames Stuart de Tormes y de Silva Falcò Gurtabay, diciottesima Duchessa d'Alba.


Gli Arcani Supremi. Capitolo 41. Rivelazioni su Wallis Simpson e l'abdicazione di Edoardo VIII



<<Secondo lady Edith Burke-Roche, Wallis Simpson era una agente degli Iniziati, che volevano farla diventare regina del Regno Unito e sovrana dell'Impero Britannico per sottrarre i Windsor dall'influenza della Massoneria e delle grandi istituzioni finanziarie internazionali. E' vero o no?>>
chiese Robert Oakwood, duca di Albany, a Richard Stoker, Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi.
<<Lady Edith crede di sapere tutto, ma non ha capito niente. Il piano era molto diverso e ben più sottile. Wallis era una dei nostri, certo, ma non aveva alcuna intenzione di divorziare da suo marito e tanto meno si illudeva di poter diventare regina d'Inghilterra. Una cosa del genere era impensabile all'epoca: un'americana pluridivorziata sul trono? Nessuno credeva che Edoardo VIII sarebbe mai stato così pazzo da volerla sposare a tutti i costi. No, lord Robert, il discorso era un'altro: Wallis doveva diventare l'amante del re e influenzare in questo modo la sua politica. Nessuno aveva mai messo in conto che tra i due potesse nascere un amore così grande: Wallis per prima sapeva di non essere né giovane, né bella e riteneva quindi molto difficile poter anche solo diventare l'amante del re, che era un bell'uomo circondato da donne bellissime>>
Robert annuì:
<<Questa ricostruzione ha molto più senso. Lady Edith però insisteva nel dire che fu Vivien, la figlia segreta di Wallis, a informare la regina madre Mary, il premier Baldwin e i duchi di York, Bertie e Lizzie, che il re era fermamente deciso a sposare Wallis. In questo modo la Cospirazione degli Iniziati sarebbe fallita>>



Stoker scosse il capo:
<<Vivien si è limitata a fare ciò che sua madre Wallis le aveva espressamente ordinato: fare qualsiasi cosa per convincere Edoardo VIII a non sposarla! Wallis non voleva divorziare da Simpson e lo fece, suo malgrado, solo dopo l'abdicazione del re, e fu un atto di puro amore, perché ormai Edward David, duca di Windsor, era soltanto un esule odiato dalla sua famiglia e abbandonato da tutti. In particolare lo odiava la nuova regina, Elizabeth Bowes-Lyon, detta Lizzie, una delle donne più intriganti della storia inglese: in gioventù era stata innamorata del principe di Galle, Edward David, ma non essendo ricambiata, aveva ripiegato sul suo balbuziente fratello, George Albert, detto Bertie, da cui aveva avuto le due figlie Elisabetta e Margaret>>


<<Ma perché è stata scelta proprio Vivien per trattare con la famiglia reale inglese?>>
Richard Stoker sorrise:
<<Tua nonna Vivien era la Duchessa di Albany! Sua Altezza Reale la Duchessa di Albany! E non solo: suo padre era lord Arthur Lake, discendente di Viviana di Avalon. Era molto influente sia presso la regina Mary che presso il duca di York. E' noto che Bertie non voleva affatto diventare re, perché odiava l'idea di dover tenere discorsi in pubblico. La regina madre e il principe Bertie fecero di tutto per impedire ad Edoardo VIII di abdicare. Ma l'amore è una variabile impazzita della storia, uno scherzo imprevedibile della casualità. E quello scherzo ci è costato 20 milioni di morti, perché se Edoardo fosse rimasto sul trono non avrebbe mai dichiarato guerra alla Germania, nel 1939!>>



Gli Arcani Supremi. Capitolo 40. Dracula.




Vlad III Țepeș Dracul, principe di Valacchia eTransilvania, (Sighișoara2 novembre 1431 – Giurgiu16 dicembre 1476) noto come "L'Impalatore" per il raccapricciante supplizio inflitto alle sue vittime, era stato colui a cui Bram Stoker si era ispirato nel creare il personaggio del conte Dracula, il più celebre vampiro della storia della letteratura e del cinema. Feroce combattente, negli anni della caduta di Costantinopoli, Vlad Dracul si era contrapposto a più riprese contro l'avanzata dell'Impero ottomano nei Carpazi, provocando le ire del sultano Maometto II. Entrato in conflitto anche col Regno d'Ungheria, allora retto da Mattia Corvino, era stato imprigionato nel 1462 dal sovrano ungherese, ma era ritornato al potere dopo un decennio come suo vassallo. Infine, era stato ucciso in circostanze misteriose nel 1476.



Robert si chiedeva le ragioni dello straordinario successo del romanzo di Bram Stoker.
Dracula rappresenta un archetipo universale, non solo delle nostre paure, ma anche di ciò che segretamente e inconfessabilmente ci attrae. E' la capacità seduttiva del Male.



Ma perché l'idea del Vampiro ha una presa così universale?
Il Vampiro era sempre stato un simbolo di qualcosa che tutti gli uomini temevano, in ogni aspetto della vita.
Non a caso il Vampiro è un conte. L'aristocrazia è ciò che più si avvicina al Vampiro: ne ha due caratteristiche fondamentali e cioè il parassitismo e la raffinatezza.
Ma c'erano altre spiegazioni.
Il Vampiro è lo stato burocratico che spreme i cittadini con le tasse. E' ogni forma di oligarchia che si nutre delle risorse della massa.
Vi erano però anche considerazioni psicologiche.
Vampiri sono coloro che ci sfruttano, persino tra gli amici o tra i familiari. Vampiro è anche la persona amata che approfitta del nostro sentimento per privarci di ogni risorsa.
Tutto questo e molto altro era stato colto da Bram Stoker, e questo gli era valso un ruolo di primo piano tra gli Iniziati agli Arcani Supremi, fino a che il suo pronipote era arrivato al vertice.
Ora Richard Stoker dovrà darmi molte risposte!

lunedì 28 ottobre 2013

Suspiria de Profundis



Sono andate via tutte, lo so, non torneranno in quest'angolo remoto, in questa valle, dove un fiume di polvere s'impaluda. E' notte, e qui niente, un'anima nemmeno si è fermata, un'ombra; solo fitte di rimorso, rese cenere. Ma l'amore non è quel che di anno in anno va perduto, bensì quei lampi d'estasi, pronti a farsi movimento e vita, e dolci immagini che restano presenze. Non dubitare, mi dicono i sospiri dal profondo: non vanno via per sempre, lo sai, ritorneranno!


sabato 26 ottobre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 39. Bram Stoker.



Mentre si trovava davanti alla casa della famiglia Stoker, lord Robert Oakwood, Duca di Albany, non poté fare a meno di pensare al patriarca fondatore di quella famiglia, Abraham Stoker, detto Bram, lo scrittore che aveva inventato il personaggio del conte Dracula ispirandosi al principe Vlad Tepes di Valacchia, detto l'Impalatore.



Cosa spinse Bram Stoker a inventare un romanzo su questo personaggio?
Robert ripassò mentalmente la biografia dello scrittore.
Nato a Clontarf, un villaggio costiero vicino a Dublino in Irlanda (allora facente parte del Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda), fino all'età di otto anni fu incapace di alzarsi in piedi a causa del cagionevole stato di salute. La malattia e la mancanza di forze segnarono in maniera indelebile la sua attività letteraria. 


Il sonno senza fine e la resurrezione dei morti, due temi centrali del suo Dracula, furono di grande importanza per Stoker, costretto a trascorrere la maggiore parte della sua infanzia in un letto.
La sua guarigione apparve miracolosa ai medici che lo avevano in cura. Da quel momento Stoker condusse una vita normale durante gli anni trascorsi all'università di Dublino
29 anni strinse un'amicizia destinata a durare una vita con l'attore Henry Irving, del quale sarebbe in seguito divenuto anche segretario e confidente. Stoker sposò Florence Balcombe nel 1878 e si trasferì a Londra dove diresse il Lyceum Theatre di Irving. La collaborazione con Irving fu molto importante per lo scrittore: grazie a lui conobbe sia James Abbott McNeill Whistler che Arthur Conan Doyle e poté viaggiare per il mondo.
Stoker studiò storialetteraturamatematica e fisica al Trinity College di Dublino, dove conseguì, a pieni voti, la laurea. Lavorò come giornalista e critico teatrale per il The Evening Mail. Negli stessi anni seguì per un breve periodo le orme paterne, col quale condivideva anche il nome di battesimo, lavorando nell'amministrazione pubblica.
Stoker arricchiva i suoi guadagni scrivendo un gran numero di romanzi e racconti sensazionali, tra cui la storia di vampiri intitolata Dracula pubblicata nel 1897.
 L'ispirazione gli era stata fornita dall'incontro avvenuto nel 1890 con il professore ungherese Arminius Vambéry, (che probabilmente gli ispirò il personaggio del professor Van Helsing, medico e filosofo metafisico) il quale gli aveva raccontato la leggenda del principe rumeno Vlad Ţepeş Drakul, meglio conosciuto come Drakulia. Questo personaggio venne trasfigurato da Stoker nel Conte Dracula, il protagonista del suo racconto. 
Stoker impiegò sette anni per scrivere il libro studiando la cultura e la religione dei Balcani e documentandosi sulla figura storica di Vlad Tepes, ma anche a leggere i precedenti romanzi e racconti aventi per protagonista la figura del Vampiro, in particolare Il vampiro di John Polidori (1819

File:FestadiSangue.jpg

Le versioni del romanzo di Bram Stoker, prima di giungere alla stesura definitiva, almeno in ambito provinciale, dovettero susseguirsi rapidamente e i primi manoscritti circolarono tra la cerchia dei suoi amici tra il 1890 e il 1893 per trarne giudizio e consiglio. 
Stoker morì il 20 aprile 1912 a Londra dove fu sepolto.

venerdì 25 ottobre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 38. La vera storia di Jack lo Squartatore. From Hell.



L'altro mistero su cui lord Robert Oakwood, Duca di Albany, aveva condotto un'indagine era il caso dell'assassino che, nel 1888, a Londra, aveva massacrato e ucciso cinque prostitute, secondo un macabro rituale riconducibile alla simbologia massonica.
La perizia chirurgica di Jack lo Squartatore faceva pensare che si trattasse di un medico.
Medico e massone, dunque, ma qual era il suo reale movente?
Durante il suo soggiorno londinese, Robert, che ancora non sapeva di essere imparentato con la famiglia reale, aveva scoperto che la dinastia Windsor (nata dal matrimonio di Vittoria di Hannover con Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha) era al vertice della Massoneria britannica e forse di quella mondiale.






Re Giorgio VI in abiti da massone era rappresentato apertamente in alcune fotografie che avevano suscitato non poca perplessità.
Stando alla testimonianza di lady Edith Burke-Roche, Edoardo VIII era stato costretto ad abdicare proprio per la sua opposizione alla Massoneria.
Dopo la morte di Giorgio VI, nel 1952, chi è salito al vertice della Massoneria britannica e di quella mondiale?
C'era sempre un Windsor al suo vertice.
Quell'interpretazione concordava con la teoria del Nuovo Ordine Mondiale, che vedeva la casata dei Windsor al vertice della piramide di potere composta massoni, banchieri, grandi dirigenti e teste coronate.





Quale membro della famiglia reale inglese era al vertice della piramide?
Ufficialmente il Gran Maestro della Loggia d'Inghilterra era il Duca di Kent, Edward, cugino della regina.
Ai tempi di Jack lo Squartatore, al vertice c'era Albert Edward, detto "Bertie", il Principe di Galles, futuro re Edoardo VII, figlio della regina Vittoria.



Ma prima che l'erede in secondo grado diventasse Giorgio, duca di York, padre di Edoardo VIII e Giorgio VI, per molti anni il secondo in linea di successione era stato il principe Albert Victor, Duca di Clarence.





Nipote prediletto della regina Vittoria, il giovane Duca di Clarence morì a soli 28 anni, per una polmonite.
Ricostruzioni romanzesche e cinematografiche avevano poi insinuato che si trattasse di qualcosa di diverso. Molte erano le malattie ereditarie degli Hannover e dei Sassonia-Coburgo: la porfiria e l'emofilia in particolare.
Alcuni, particolarmente fantasiosi, si spinsero a parlare di sifilide.
Una malattia contratta frequentando una prostituta irlandese, che secondo alcuni egli avrebbe sposato segretamente con rito cattolico, avendo una figlia, Ellis, che sarebbe stata a tutti gli effetti erede legittima al trono d'Inghilterra. Un simile scandalo avrebbe potuto causare la disintegrazione del Regno Unito e di tutto l'Impero Britannico.
Dunque ci voleva qualcuno che eliminasse non solo la prostituta in questione, ma anche le sue amiche, che avevano fatto da testimoni alle presunte nozze.
Secondo la ricostruzione operata nel 2001, il compito sarebbe stato affidato ad uno dei medici della famiglia reale, fedelissimo della regina Vittoria e maestro della Massoneria, Sir William Gull.

File:William gull.jpg





Anche questo segreto doveva essere stato condiviso con il Duca di Albany, cugino del Duca di Clarence e antenato della famiglia Oakwood.
Da qui nasce l'ultimo collegamento fondamentale, quello che ora mi spinge nella direzione di villa Stoker. Molto probabilmente lo scrittore Bram Stoker, membro della setta degli Iniziati, conosceva la soluzione di questi misteri e l'aveva tramandata ai suoi discendenti, oltre ad averne lasciato alcune tracce nei suoi romanzi, primo tra tutti il grande capolavoro: Dracula.


Cast

Johnny Depp - ispettore Frederik Abberline

Haether Graham - Mary Kelly, moglie del principe Albert, duca di Clarence

Ian Holm - Sir William Hull

La regina Vittoria, il figlio Edoardo VII, il nipote Giorgio V e il pronipote Edoardo VIII



Questa foto è molto simile a quella attuale scattata ieri con Elisabetta II, Carlo III, Guglielmo V e Giorgio VII



Molto simile, non trovate? A un secolo di distanza, la dinastia Windsor si ritrova con una bisnonna sul trono e tre eredi maschi, come accadde alla sua trisavola Vittoria più di un secolo fa.

Gli Arcani Supremi. Capitolo 37. Il Mistero di Sleepy Hollow.



Mentre camminava lungo la Antler Street, in direzione della residenza degli Stoker, Robert Oakwood, duca di Albany, ripensava all'argomento della sua tesi di dottorato, ossia il Mistero di Sleepy Hollow, e alle numerose analogie con la realtà di Hollow Beach e dello Sleepy Pond, dove si riteneva esistesse il Varco verso un'altra dimensione.
La maggior parte dei dati sul caso dei numerosi omicidi commessi a Sleepy Hollow, lungo la valle dell'Hudson, nell'autunno del 1799, derivava dal rapporto dell'ispettore Ichabod Crane, che oscillava tra un'ostentata sicumera illuministica e una serie di velate allusioni a fenomeni paranormali e sovrannaturali.



L'esecutore materiale dei delitti risultava essere un non meglio specificato "cavaliere dell'Assia" che aveva combattuto al fianco degli inglesi di re Giorgio III contro i patrioti statunitensi durante la Rivoluzione Americana.
La mandante degli omicidi era Mary Archer Van Tassel, il cui scopo era impadronirsi dell'eredità di Peter Van Garrett, il ricco nobile olandese che possedeva la maggioranza delle terre di Hollow Beach.
Ma aveva fatto male i conti, perché l'ultimo erede dei Van Garrett, Ian, si trovava ad Albany e riuscì ad ereditare tutto.
E quell'eredità non consisteva solo in terre e denaro.
La cosa più importante era il controllo del Varco di Sleepy Hollow.
Gli accenni dell'ispettore Crane erano stati troppo vaghi per essere comprensibili, ma ora che Robert conosceva tutti i retroscena dei rapporti tra la famiglia Van Garrett e gli Iniziati agli Arcani Supremi, era in grado di dire con certezza dove si trovasse il Varco.
Sotto un enorme albero morto.





Da quel luogo aveva avuto inizio la fortuna dei Van Garrett.
Ian Van Garrett era riuscito a diventare uno degli uomini più ricchi e potenti dello stato di New York.
Cosa ha scoperto Ian Van Garrett al di là del Varco? 
Sicuramente qualcosa di sovrannaturale che gli ha permesso di modificare il corso degli eventi, prima che
gli Iniziati intervenissero per chiudere il Varco.
Il segreto era stato mantenuto per oltre due secoli.
Il Silentium! La regola che vieta di svelare gli Arcani Supremi persino ai propri familiari.
Ma c'era qualcosa di più.
Il segreto dei Varchi è ancora nascosto. Nemmeno gli Iniziati lo conoscono. L'ultima a detenere questa conoscenza era Vivien, la Dama del Lago.



Sicuramente mi ha lasciato qualche indizio, devo solo cercare meglio. E devo far luce anche sugli altri misteri collegati alla stirpe del Sangue Reale.



Cast

Johnny Depp - ispettore Ichabod Crane

Christina Ricci - Katrina Van Tassel

Anjelica Houston - Viviana di Avalon, la Dama del Lago



Quattro generazioni di re: Elisabetta II, Carlo III, Guglielmo V e Giorgio VII




Four generation of british royals: Elizabeth II, Charles III, William V and George VII.
Una foto simile fu scattata più di un secolo fa, ritraendo:
la regina Vittoria, il futuro re Edoardo VII, il suo successore Giorgio V e il giovane figlio di quest'ultimo, il futuro Edoardo VIII.



giovedì 24 ottobre 2013

Moda maschile nella tarda età vittoriana.



Nel periodo tra il 1885 e il 1901, cioè la tarda età vittoriana, la moda maschile presenta alcune caratteristiche particolari.
Le giacche hanno quattro bottoni e un risvolto molto alto. Normalmente solo il primo di questi bottoni, in alto, è utilizzato, lasciando così visibile il gilet.





Sia le giacche che i gilet potevano essere a doppio petto e in generale il doppio petto era utilizzato nelle circostanze più eleganti.
Il colletto della camicia è generalmente rialzato e rigido e la cravatta ha un nodo molto ampio.



Nelle occasioni formali continua a prevalere un tipo di abito più ottocentesco.



Nelle fotografie della classe media possiamo notare la presenza di numerosi "strati": il soprabito, la giacca, il gilet, la camicia con colletto rialzato, la cravatta con nodo ampio e con una larghezza crescente in maniera significativa nella parte finale.





Prevalgono i capelli corti e la presenza di baffi oppure di favoriti, ma si affermano anche il pizzetto e le barbe, sullo stile di Edoardo VII, il figlio e successore della regina Vittoria.



La Duchessa di Cambridge e la Principessa del Galles durante la cerimonia di ieri.



Il principe George in braccio alla madre e alla nonna acquisita, Camilla, l'attuale Principessa del Galles.
Al fianco di Camilla c'è il lato A di Pippa Middleton.

La figlia della duchessa d'Alba sposa il torero Francisco Rivera Ordóñez


Eugenia Martínez de Irujo, 12th Duchess of Montoro, wed Francisco Rivera Ordonez on October 23, 1998. The couple divorced in 2002. Eugenia's mother is the current Duchess of Alba, Cayetana Fitz-James Stuart, the most titled noble in the world.