sabato 13 aprile 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 18. Lilieth e Marvin: la nuova Profezia



L'Imperatrice Madre Lilieth Vorkidian sedeva su una comoda poltrona nel salotto privato di suo figlio Marvin Eclionner, l'Imperatore-Profeta, nella torre centrale del Castello di Gothian.
Avrei dovuto visitare più spesso mio figlio. Se io fossi stata qui, avrei potuto evitare tante pessime decisioni.
Mentre guardava suo figlio, provava sentimenti contrastanti.
<<Ti dispiacerebbe se io restassi più tempo a Gothian? Prometto che non interferirò nella tua vita.  Ho solo bisogno di vederti più spesso>>
Marvin pareva piuttosto scettico:
<<Non mi offenderei se voi rimaneste con me, ma alla prima interferenza ve ne tornerete ad Amnisia, madre. Spero che ne siate consapevole>>
Lilieth annuì.
Dovrò essere prudente.
Era ovvio che il vero motivo della visita era la preoccupazione generale che Marvin, proprio nel momento in cui la capacità profetica era indebolita, potesse essere manovrato o danneggiato attraverso la leva dei sentimenti.
Quello che nessuno capisce è che mio figlio vuole affetto, come tutti noi. Chi dice che Marvin cerca il sesso si sbaglia. Quella è l'ultima cosa che si aspetta. Per lui un abbraccio, una carezza, una parola dolce sono infinitamente più importanti di un rapporto sessuale. 
Ellis non poteva capirlo, e nemmeno Igraine. Meno di tutte, sicuramente, Daenerys.
Perché mio figlio si è circondato di donne che non valgono niente?



Ma quello, in fondo, era la domanda che assillava ogni madre che avesse figli maschi adulti.
<<Lascio a te l'organizzazione del mio tempo, se vuoi che mi renda utile senza pestarti i piedi>>
Marvin sorrise:
<<Vi affido l'addestramento di Faikan, il figlio di Alienor e di Elner. E' mio nipote e vostro pronipote acquisito. E' un Eclionner, allevato come tale. Ora vuole essere iniziato agli Arcani Supremi secondo il rito celtico>>



Lilieth ne fu sorpresa. Faikan era un guerriero e si vantava del proprio sangue elfico. Che cosa lo aveva spinto verso il sacerdozio?
Marvin avrebbe dovuto scegliere lui come marito di Helena.
In ogni caso, unire i poteri del guerriero con quelli del sacerdote era rischioso. Bastava pensare alla storia dei Templari, o dell'Ordine Teutonico, per capire che i religiosi armati potevano diventare una specie di stato nello stato.
<<E' stato lui ad avanzare questa richiesta?>>
Marvin annuì:
<<In assenza di guerre, si sente inutile come militare. Ritiene che il sacerdozio possa dargli le risposte di cui ha bisogno. Ha scelto il rito celtico perché può ampliare i suoi orizzonti. Voi siete la migliore iniziatrice nell'ambito del rito celtico. Non voglio un druido, voglio una persona di famiglia, una di cui fidarmi ciecamente. Vi chiedo quindi di accoglierlo come un figlio e di aiutarlo nel suo percorso di crescita>>
Lilieth continuava ad essere scettica.
Dovrebbe occuparsene Marvin stesso! E' lui il migliore iniziatore, il migliore insegnante. Ah, la pazienza , la gentilezza e la complicità con cui insegna agli iniziati! Solo una persona che ha profondamente sofferto a causa degli insegnanti può capire i disagi degli studenti, e rispettarli, senza offenderli mai. Forse anche io ho sofferto abbastanza per capirlo. 
Guardò suo figlio e decise di accettare l'offerta:
<<E sia! Faikan troverà in me una seconda madre, forse migliore della prima>>
Ma era saggio offrire a Faikan questo privilegio.
Forse Marvin si sente in colpa per averlo privato dei genitori. E' una maledizione che si ripete troppo spesso nella dinastia Eclionner.
L'Imperatore-Profeta parve soddisfatto:
<<Bene. In cambio di questa vostra disponibilità, madre, vi terrò informato su determinate questioni che riguardano la sicurezza del Sentiero Dorato. Ci sono determinate persone che sfuggono completamente alla mia capacità predittiva. Sto cercando di capire che cos'abbiano in comune. Deve esserci un insieme di caratteristiche che li rende invisibili alla profezia. Sono tutti nati dopo la mia prima incoronazione. Li ho tenuti vicino per molto tempo e li ho studiati. Altri sono ancora qui, e li sto analizzando. Alice de Bors è una di loro>>
Lilieth inarcò le sopracciglia.
Questa sì che è una notizia. Ora si spiegano molte cose.
Fissò suo figlio con stupore:
<<E gli altri sono i giovani Eclionner, compresa tua sorella Helena, non è così?>>




Marvin fece segno di sì col capo:
<<Credo di aver capito quale sia la caratteristica che li rende imprevedibili>>
Lilieth era perplessa, ma si limitò a chiedere:
<<Quale sarebbe?>>
Per un attimo Marvin tornò ad essere il Profeta:
<<La loro generazione è la prima che non è destinata ad ereditare il Trono. Il loro compito è quello di portare avanti la Dinastia e di ricoprire incarichi importanti, ma nessuno di loro è destinato ad ereditare il mio Impero. Io sono destinato a succedere ai miei presunti successori, a sopravvivere a tutti loro. E questo loro non lo accettano, e faranno tutto il possibile per evitare che io li privi di ciò che ritengono giusto avere di diritto>>
Una domanda rimaneva il sospeso:
<<Capisco il movente dei giovani Eclionner, ma Alice de Bors cosa ha a che fare con loro? Lei non è una tua erede>>
Marvin guardò la madre con tristezza:
<<No... i giovani Eclionner sono i mandanti morali... ma Alice... lei...>> e qui la commozione si fece sentire <<...lei è l'esecutrice materiale... l'arma inconsapevole, ma non per questo meno pericolosa... lei...  lei mi uccide... dolcemente... dolcemente mi uccide...>>
Killing me sofly with this song.
Anche gli occhi di Lilieth si riempirono di lacrime.



I suoi occhi parlavano da soli.
L'ho abbandonato, aveva meno di un anno... l'ho ritrovato dopo vent'anni e l'ho abbandonato di nuovo... sono passati altri decenni e solo adesso... solo adesso capisco di averlo sempre sacrificato sull'altare della politica... 
Lui era il Principe Promesso, il Figlio di Cento Re, il Profeta dei Keltar, il Messia dei Lathear, il sovrano dell'Impero dei Diecimila anni.
Jessica Atreides sopravvisse a suo figlio per quasi cinquant'anni... mi chiedo se avesse un cuore. Io credevo di poter fare come lei. 
Chinò il capo e chiuse gli occhi, fragile come una foglia accartocciata.
Marvin la abbracciò.
Rimasero così per un tempo indefinibile.
E' la prima volta che ci scambiamo un abbraccio sincero. Una madre e un figlio, nient'altro.
Marvin aveva conservato quell'aspetto adolescenziale che lo rendeva agli occhi di Lilieth ancora più vulnerabile.
<<Ce la farai, Marvin. Ce l'hai sempre fatta. Hanno tentato di tutto per eliminarti. Forse non smetteranno mai. Ma tu sei forte, io lo so. Sei più forte di tutti loro messi insieme. Non riusciranno a farti fuori, non ce la faranno... va' avanti per la tua strada, non guardare cosa fanno gli altri... tu va' avanti, prosegui... prosegui il tuo Sentiero Dorato... non voltarti indietro... il passato non esiste... >>
Marvin cercò di riguadagnare la sua compostezza e i suoi occhi si aprirono alla Profezia:
<<Lo farò, madre. Nessuno riuscirà a interrompere il mio cammino. La mia Visione si rinnova, dice che io ci sarò ancora, dopo l'oscurità, dopo la nebbia. Io ci sarò ancora e gli altri Eclionner non ci saranno più. Quelli che verranno dopo saranno come gnomi all'ombra di un gigante. E per quel che riguarda Alice... lei non costituirà più un pericolo... quel bel visino non durerà...>>



Lilieth si rese conto che Marvin era in preda all'awen, all'ispirazione derivante dalla Profezia. Il suo vaticinio andava memorizzato. Prese una penna e una pergamena, e riportò le sue parole.
<<Un giorno Alice indosserà un'armatura e una spada. Vedo dietro di lei la Regina Bianca... oh, si è nascosta dietro un nuovo viso, ma è sempre lei, la figlia del vampiro... e dall'altra parte c'è il Matto... come nelle carte dei Tarocchi... si stanno muovendo contro di me... ma io li fermerò...>>



Lilieth si chiese se Marvin stava interpretando la visione nel modo giusto.
Quel bel visino non durerà... non è una profezia di morte... semplicemente Marvin sta vedendo che gli altri invecchieranno, mentre lui rimarrà eternamente giovane. 
Il passo successivo fu una rivelazione per entrambi.
Il pericolo non viene da Alice, ma da Daenerys... la figlia di Fenrik di Gothian... dovremmo eliminarla subito, ma non abbiamo prove contro di lei, nessuna prova tranne la Profezia e le profezie non si possono cambiare, chi tenta di cambiarle, le peggiora.
Lilieth si lasciò sprofondare nella poltrona.
Marvin pronunciò le formule di rito per la conclusione del vaticinio.
<<Ti ridòno all'atro fondo, visione. Una distanza ci divide>>



Cast

Alice Krige - Lilieth Vorkidian

Jonathan Rhys-Meyers - Marvin Eclionner

Daeron Targaryen - Faikan Eclionner

Siona Atreides - Helena Eclionner

Mia Wasikowska - Alice de Bors

Anne Hathaway (La Regina Bianca) - Danerys di Gothian

Johnny Depp - Il Matto