giovedì 8 agosto 2013

Mistero ad Hollow Beach. Capitolo 11.



<<La prima famiglia ad essere colpita dalla sventura fu quella dei Bridgewater, che da secoli sfornavano gli ingegneri dirigenti della bonifica e gli architetti responsabili della costruzione di nuove ville. Erano gli Anni Settanta, più o meno, quando la madre dell'attuale ingegner Bridgewater si suicidò con una dose letale di sonniferi. Era una donna molto nervosa, con problemi evidenti, eppure il suo gesto sconvolse tutti, e mise fine al clima di serenità che fino ad allora aveva regnato ad Hollow Beach e in particolare nel suo centro, la Antler Street. Ma la cosa sconvolgente è che anche la moglie dell'Ingegnere ha fatto la stessa fine, una decina d'anni fa. Si è sparata un colpo in testa, mentre il marito era fuori casa. Non c'era nessun altro. I figli erano a Boston a studiare per l'università. Non c'erano segni di effrazione o di furto. Insomma, non poteva che essere un suicidio. E da allora i figli non sono più tornati qui. L'ingegnere è rimasto. Era già scorbutico e antipatico prima della tragedia. Dopo è diventato del tutto intrattabile. Guardi, abita in quella casa là, dall'altra parte della strada, sulla destra rispetto al castello dei Burke-Roche>>




<<L'ingegnere lavora ancora al Consorzio di Bonifica?>>
<<Oh, no! Adesso vive di rendita. La moglie era molto ricca e gli ha lasciato una somma sufficiente per campare senza lavorare. Ma non lo invidio di sicuro. Vive solo come un cane e credo che non abbia mai superato il dolore per quella tragedia, che gli deve senz'altro aver ricordato quella di sua madre. Sta chiuso in casa tutto il giorno anche d'estate. Il giardino, vede, è in rovina. La casa sembra disabitata. La gente passa e si chiede se ci abita davvero qualcuno. Guardi, si sono spezzati persino degli alberi e lui non vuole chiamare un giardiniere. E' già tanto se permette a me di entrare ogni tanto per sistemare le questioni pratiche. Alla sera ogni tanto lo si vede vagare per il giardino in rovina, con la schiena nuda e i pantaloni lunghi. A volte parla da solo, o meglio, parla a qualcuno che vede solo lui, in un angolo, dove stava sempre seduta sua moglie. La gente dice che veda il suo fantasma. Adesso che sa di che tipo di disgrazie sto parlando, è sicura di voler continuare ad ascoltarmi? O preferisce ascoltare le ciance di lady Edith?>>



<<Voglio ascoltare le versioni di tutti. In fondo lady Edith ha qualche ragione per pensare che questa strada sia maledetta. Una disgrazia può succedere. Persino due. Ma quando si accumulano, diventa sempre più difficile pensare che siano coincidenze>>
Il vecchio annuì:
<<Difficile, certo, ma è altrettanto difficile credere a cose come il malocchio! Signorina, lei che è così giovane, non mi dica che è superstiziosa!>>
<<Come dice mio padre: "non è vero, ma ci credo!">>
<<Ah ah, buona questa! Per me potrebbe valere il contrario, una roba del tipo: "Non ci credo, ma è vero!". Ma queste sono solo battute. Vede, ogni disgrazia che è successa qui può avere una sua spiegazione logica che rende probabile questo affollamento di sfortuna. Per esempio, prendiamo la famiglia che abitava nella villa qui a fianco, sulla destra della proprietà degli Oakwood. La causa della loro disgrazia fu molto comune, ma le conseguenze furono del tutto imprevedibili.



La famiglia dei Gotteshaus sfornava gli amministratori finanziari delle aziende che hanno lavorato nell'edilizia e nel settore immobiiliare di queste zone. Erano diventati ricchissimi, avevano proprietà in tutta Long Island, e investimenti ovunque. Poi, durante gli anni Ottanta furono tutti arrestati con l'accusa di evasione fiscale, falso in bilancio, truffa ai danni dello stato, corruzione, concussione, bancarotta fraudolenta e via di questo passo. Le mogli e le figlie furono costrette a vendere tutto, compresa quella casa, da cui la loro fortuna era iniziata. Ma il giorno in cui era prevista la loro partenza, le trovarono tutte morte, con le vene tagliate. Non erano pronte ad affrontare la povertà, così anche loro si sono tolte la vita. Ma non creda che sia finita qui! Quelli che avevano comprato la casa, due anziani, sono andati a finire ancora peggio. A lui è venuto l'Alzheimer ed è morto nel giro di due anni. Lei ha avuto un ictus ed è finita in un ospizio e adesso i figli affittano la casa a qualche sprovveduto che ha il coraggio di entrarci>>
Barbie si sentì punta sul vivo:
<<Allora chi prende un affitto qui è uno sprovveduto? Non è così?>>
Il vecchio sogghignò:
<<Io gliel'avevo detto, signorina, che era meglio non immischiarsi nelle faccende dei proprietari di Hollow Beach. Poteva ancora salvarsi, prima di aver parlato con me, ma adesso lei si sentirà in dovere di dimostrare che non ha paura delle sciocche superstizioni locali. A meno che non voglia applicare il proverbio che ha detto prima. Com'era? "Non è vero, ma ci credo"? Eh? Sì? Bene, allora ci è dentro fino al collo, mia cara. A lei la scelta. Può decidere di andarsene o di continuare ad ascoltare i racconti che chiunque le vorrà far sentire, perché noi qui ad Hollow Beach abbiamo voglia di condividere con qualcuno la nostra disavventura>>
<<Mio padre non mi permetterebbe comunque di ritornare. Gli sembrerebbe tutta una scusa per evitare la "punizione" che sto scontando per non aver superato gli esami. Mi ha trattata come una scolaretta e forse ha ragione. Forse sono ancora una scolaretta>>


Pensò alla disavventura del giorno prima: persino una studentessa del college si sarebbe vergognata.
Ma quella storia aveva avuto il suo lieto fine.
<<Quando torna Robert?>>
<<Sta fuori tutto il giorno, tornerà stasera. Le piace, vero?>>
Barbie annuì:
<<Ed io piaccio a lui, anche se fino a ieri mi aveva fatto credere il contrario>>
Il vecchio tornò serio:
<<Lo ha fatto per salvarla>>
<<Da cosa?>>
<<Non ho terminato il mio racconto, e anzi, credo che mi ci vorrà tutta la giornata per finire. Per cui se vuole ascoltarmi, le conviene invitarmi a pranzo. Altrimenti dovrà credere alla versione di lady Edith, che non sarà affatto neutrale>>
<<E va bene! Convincerò la mia governante, Dorothy, a preparare un posto in più a tavola>>



Cast

Edith Bouvier Beale - Lady Edith Burke-Roche

Valeria Lukyanova (real doll) - Barbara Fitzherbert