lunedì 4 luglio 2016

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 55. Waldemar presidia le frontiere contro le infiltrazioni dei vampiri di Gothian



Le truppe di Waldemar, che arrivavano sempre più numerose dal Varco di Alfarian, avevano incominciato un pattugliamento dei territori circostanti alle grandi mura del Vallo di Nordgoth, al confine della Contea di Gothian.

Ogni volta che arrivavano nuovi battaglioni, lord Roman Waldemar, Gran Maestro dell'Ordine degli Iniziati agli Arcani Supremi, mentre passava in rassegna le reclute, teneva loro sempre lo stesso discorso:
<<Io credo nelle frontiere ben difese e nei muri che le proteggono. 
Chi ha intenzioni ostili nei nostri confronti sta tentando di infiltrarsi tra noi.
Questa è la loro strategia: non l'invasione militare, che violerebbe apertamente il Patto, ma l'infiltrazione sotto mentite spoglie.
Il nostro compito è impedire questa infiltrazione. Le difese devono reggere!
Le fosse sono piene di utopisti che credevano che fossimo tutti cittadini del Villaggio Globale.
Un tempo nessuno avrebbe dato molto peso a scempiaggini del tipo: "Bisogna costruire ponti e non muri". Oggi purtroppo la gente fa la fila dietro a quelle scempiaggini, e questo accade perché l'Oligarchia ha la sua convenienza ad alimentare la mobilità per ridurre il costo del lavoro e trasformarci tutti in schiavi.
Ma c'è un'altra cosa da sapere, e cioè che dietro all'Oligarchia politico-finanziaria, dietro all'Intellighenzia che la sostiene, dietro alle chiese e alle religioni che predicano l' "accoglienza e l'integrazione", dietro a tutto questo c'è un disegno unitario alieno volto alla rovina dell'umanità.
E questo disegno è riassumibile con un unico nome: Gothian.
Vampiri e altre cose più oscure ci scrutano al di là di quelle mura, valutando, ponderando nell'ombra.
Le pecore grigie che seguono l'Oligarchia hanno chiuso gli occhi di fronte alla verità, ma io vi dico: attenti, perché le Antiche Forze si risvegliano, e Nuove Forze si affiancano ad esse.
Un'Era di Meraviglie e di Terrori incombe su di noi!
Per questo dobbiamo essere pronti! Per questo dobbiamo essere vigili.
Chiunque tenterà di forzare le nostre difese dovrà essere fermato, disarmato e condotto dalla dottoressa Van Garrett per l'identificazione e la neutralizzazione>>




Il nome della dottoressa Greta Van Garrett, Ufficiale Medico di Rango Segreto, Iniziata agli Arcani Supremi, Sacerdotessa di Atar e Cacciatrice di Vampiri, era assai temuto da tutti.

Persino Waldemar ne aveva una certa soggezione.
Si ricordò di un dialogo che avevano avuto proprio la sera prima.

Greta gli aveva riferito alcune cose che aveva sentito in giro:
<<Ti accusano di essere un reazionario>>

Waldemar aveva sollevato le spalle.
<<Solo perché credo che alcune cose del passato fossero meglio di adesso? Come si può negare che, in certi aspetti, ci sia stata una decadenza?
A chi non capita di ripensare a qualcosa del passato e di dire: "Quelli sì che erano tempi!".
Ma più che reazione si tratta di una nostalgica consapevolezza che certe cose non tornano più.
E' l'eterno interrogativo dell' "ubi sunt".
Dove sono le nevi di un anno fa? Ou sont les neiges d'antan?
A volte vorrei riuscire a dimenticare. Altre volte mi dico che forse un giorno sarà piacevole ricordare persino le cose peggiori.
Et haec olim memnisse iuvabit.
Ecco, è tutta qui la mia presunta reazione. 
Non mi fido del cambiamento fine a se stesso: il più delle volte quando si cambia si peggiora.
Io lo so, ho visto il futuro, so di cosa sto parlando.
Se adesso cediamo anche solo di un millimetro rispetto a questa frontiera, è la fine di tutto.
Nel futuro di chi vuole abbattere i muri c'è la fine della nostra civiltà, la fine di tutto ciò che amiamo, ed io questo non posso consentirlo.
La chiave di una persona sta in quel che vuole credere, ed io voglio credere che sarà possibile salvare almeno le basi essenziali della nostra civiltà>>

Greta sembrava sostanzialmente d'accordo, ma sembrava preoccupata dalla possibilità che quel messaggio non fosse recepito dai benpensanti:
<<Sarà dura far accettare una cosa del genere a chi sogna il villaggio globale e si ritiene cittadino del mondo>>

<<Io credo che sia il momento in cui tutti debbano cercare di guardare la realtà per quella che è, non per quella che dovrebbe essere. Ci sono alcune cose, nel mondo, che non possono essere cambiate. Chi conosce gli Arcani Supremi sa che il meglio che si può sperare è una situazione di equilibrio tra le diverse istante. Ma questo equilibrio va custodito, e a noi è stata data questa responsabilità>>

<<Non approveranno mai il Programma Genetico>>

<<Il Programma mira a offrire a tutti una valida ed equa dotazione iniziale. Non è forse più giusto questo piuttosto che affidarsi all'attuale "Lotteria genetica" che favorisce alcuni e penalizza altri?>>

Greta annuì:
<<Io sono d'accordo, ma non è me che devi convincere. Sulla Terra sono in tanti ad essere prevenuti...>>

<<Se non vogliono essere salvati, allora niente li salverà! Io ho visto tutti gli scenari possibili. Chi rifiuterà la nostra scialuppa di salvataggio dovrà nuotare per conto suo.
Nel caso questo rifiuto si estenda alla maggioranza, noi ricostruiremo qui la nostra civiltà.
I primi coloni si stanzieranno in due zone a sud.
Una è la valle del fiume chiamato Amnis, lì ci sarà una colonia di Iniziati dell'Europa Centrale e di altre zone che saranno definite più avanti.
Un'altra è ancora più a sud, in una zona semitropicale. Lì ci andranno i coloni provenienti dall'Europa Mediterranea.
Se questi due esperimenti funzioneranno come ho previsto, allora molto presto seguiranno altre colonie>>



<<E qui nel Nord?>>

<<Qui nel Nord, per ora, c'è una guerra da combattere e da vincere. Gli Alfar hanno visto che stiamo mantenendo le nostre promesse: li stiamo proteggendo senza chiedere nulla in cambio. Stanno imparando la nostra lingua e noi la loro. La collaborazione è buona. 
Ma se vogliamo che tutta questa faccenda vada a buon fine, dobbiamo vincere la guerra contro i Vampiri di Gothian, e non sarà facile. Loro sono estremamente astuti e imprevedibili, e hanno qualcosa che noi abbiamo perso, ossia il rispetto delle tradizioni. Chi non coltiva la propria memoria, perde la propria identità. L'errore della classe dirigente occidentale è quella di aver rinnegato i padri in nome di modelli astratti e asettici, guardando solo al lato affaristico della questione, e nascondendolo dietro un profluvio dolciastro di belle parole>>

<<Quante probabilità di vittoria abbiamo?>> chiese Greta

<<Qui o sulla Terra?>>

<<Tutte e e due>>

<<Qui abbiamo un 50% di probabilità. Possiamo farcela. Sulla Terra... be', per come si stanno mettendo le cose, per come stanno procedendo... hai sentito anche tu le notizie che ha portato il Consigliere Albedo. La situazione sta degenerando con una rapidità superiore al previsto. 
Non ti nascondo la mia preoccupazione. Le cose stanno andando peggio delle mie peggiori previsioni. Certo, non c'era mai stata molta speranza, ma rimaneva uno spiraglio.
Adesso invece... >>

<<Adesso cosa, Waldemar?>>

<<Il Grande Cataclisma è in atto. Ogni giorno è un giorno di guerra. Chi non lo vede, chi non lo sente, chi fa finta di non saperlo, non fa che rendere ancora più grave la situazione. Chi non vede il pericolo, chi non riconosce il nemico, chi non ha una visione d'insieme, tutti costoro hanno già perso.
Ma noi, noi pochi, noi felici pochi, noi, manipolo di fratelli, noi rifonderemo qui un'umanità più giusta e più grande>>