giovedì 8 dicembre 2016

Mappa della crisi dell'Unione Europea

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Mappa dei paesi il cui nome è più conosciuto

Mappa della battaglia di Aleppo all'8 dicembre 2016

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L'85% della città di Aleppo è stata liberata nella giornata di ieri. L'esercito regolare siriano del Presidente Assad ha ripreso il controllo della Città Vecchia e dei quartieri circostanti, come quelli di Marjeh, Sheikh Said e Salah al-Din.  I terroristi di Al-Nusra/Al-Qaeda, sostenuti da Turchia e Arabia Saudita. controllano ormai soltanto una zona a sud della città, del raggio di 2,5 chilometri e sembrano vicini a trattare la resa.




     Syrian Arab Army control
     Opposition control (including al-Qaeda in the Levant)
     SDF control
     Islamic State of Iraq and the Levant control
     Joint SAA-SDF control
     Confrontation or unclear situation





DAMASCUS, SYRIA (7:15 P.M.) - The Syrian Arab Army (SAA) is rolling in jihadist-held east Aleppo, capturing several districts that were once considered untouchable for their forces and allies.
Over the course of two weeks, the Syrian Arab Army, primarily the Tiger Forces and Republican Guard, have managed to capture 65 percent of the jihadist-held east Aleppo pocket, leaving Fatah Halab and Jaysh Al-Fateh with their backs against the wall at the southern corridor near the Aleppo International Airport.
On Tuesday, the Tiger Forces and their allies continued their wide-scale assault in east Aleppo, seizing 5 districts after a fierce battle with the jihadist rebels of Fatah Halab.
Among the many sites captured by the Syrian Armed Forces on Tuesday was the strategic Al-Sha'ar District, which had been one of the longest-held districts under the opposition's control.
In addition to capturing Al-Sha'ar, the Tiger Forces and Desert Hawks Brigade advanced at both the Sheikh Lufti and Marjah districts, despite heavy resistance from Fatah Halab militants on Tuesday night.
Initially, reports from both Marjah and Sheikh Lufti indicated that both districts were under Syrian Army control; however, an officer in east Aleppo confirmed that this news was in fact false - they are still contested.

Ilsildur e Anarion, la storia dei figli di Elendil

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Gli Argonath, dette "Le Colonne dei Re" sono due statue colossali raffiguranti rispettivamente Isildur e Anárion poste su entrambe le rive del fiume Anduin all'entrata settentrionale del lago di Nen Hithoel. Esse marcavano i confini settetrionali di Gondor e ne costituivano l'ingresso fluviale; poco più a sud vi erano altri due avamposti: quello di Amon Hen e quello di Amon Lhaw.
Furono scolpite probabilmente intorno all'anno 1248 della Terza Era dal Re di Gondor Rómendacil II di ritorno dalla battaglia che lo vide vittorioso sugli Esterling, come monito per coloro che giungevano da nord. Entrambe le statue avevano la mano sinistra alzata in segno di ammonimento e nella mano destra stringevano una grande ascia. La Compagnia dell'Anello passò gli Argonath il 25 Febbraio 3019, quando ormai il regno di Gondor si era già da tempo ridotto notevolmente di dimensioni.

Isildur, Re di Arnor e Anarion, Re di Gondor, erano i figli di Elendil, fondatore dei regni di Arnor e Gondor e figlio dell'ultimo Principe di Andunie, nella perduta Numenor.

Isildur nacque nel 3209 della Seconda Era a Númenor, primo figlio di Elendil figlio di Amandil, l'ultimo dei Signori di Andúnië. Ebbe un fratello più giovane, Anárion. Isildur ebbe quattro figli, tre dei quali nati a Nùmenor prima dell'Akallabeth e l'ultimo a Gran BurroneElendurAratanCiryon e Valandil.

Anarion è il secondogenito di Elendil e il fratello di Isildur. Secondo alcuni scritti, suo figlio Meneldil fu l'ultimo uomo nato sull'isola di Númenor prima della Caduta. Insieme a suo padre e a suo fratello, Anárion guidò i Fedeli, la fazione di Númenóreani che si erano opposti al dispotismo del re Ar-Pharazôn e di Sauron.

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Isildur


In giovinezza, durante la corruzione di Sauron su Númenor, Isildur ebbe la saggezza di cogliere un frutto del Nimloth, l'Albero Bianco di Númenor, prima che esso venisse distrutto dal Re Ar-Pharazôn, sotto l'influenza di Sauron, riuscendo in tal modo a preservare la sopravvivenza dell'Albero. Nella fuga dal palazzo reale, dopo aver sottratto il frutto, dovette combattere con le guardie, che si erano allertate dalla sua presenza, e venne ferito mortalmente, arrivando alla casa del padre in fin di vita. Allora il frutto, riconoscente, fece un prodigio e lo guarì del tutto. Isildur, quindi, ne piantò il seme nel giardino della casa del nonno Amandil a Rómenna. Quando, assieme al padre ed al fratello, Isildur abbandonò Númenor poco prima che le flotte di Ar-Pharazôn cominciassero l'invasione di Valinor e Nùmenor venisse conseguentemente completamente distrutta dall'ira divina di Iluvatar, portò con sé l'alberello cresciuto dal seme di Nimloth.

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Giunti nella Terra di Mezzo, il padre Elendil si stabilì a nord, fondando il reame di Arnor, mentre Isildur e il fratello Anárion si spinsero a sud, fondando il regno di Gondor.

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Isildur si stabilì sulla riva orientale del fiume Anduin fondando la città di Minas Ithil, dove piantò quello che poi divenne il Primo Albero Bianco di Gondor, e la provincia dell'Ithilien. Nel 3428, tuttavia, Sauron, il cui spirito era sopravvissuto alla caduta e rientrato a Mordor, iniziò l'invasione degli Stati Liberi, e Isildur fuggì in Arnor lasciando al fratello il governo di Gondor.
Nel 3434 Isildur, insieme a suo padre e al signore degli elfi Gil-galad, tornò al Sud al comando dell'Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini, sfidando Sauron prima nella vittoriosa battaglia di Dagorlad, e poi sulle pendici del Monte Fato.

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Lì trovarono la morte sia suo fratello Anarion che suo padre Elendil e il re elfico Gil-galad. Questi ultimi due riuscirono ad abbattere la forma corporea di Sauron, perendo però nell'impresa. Isildur ebbe la prontezza di tagliare dal dito del cadavere di Sauron l'Unico Anello con ciò che rimaneva della spada di suo padre, Narsil.

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Sauron fu così sconfitto e fuggì all'Est, garantendo pace alla Terra di Mezzo.[1] Tuttavia, a dispetto delle raccomandazioni del sire elfico Elrond, Isildur non distrusse l'Anello ma se ne appropriò legandolo al proprio casato. Isildur lasciò al nipote Meneldil, figlio di suo fratello, il controllo di Gondor, ed egli ritornò ad Arnor con i suoi tre figli.

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Lungo la strada per Gran Burrone, tuttavia, ai Campi Iridati, essi vennero attaccati dagli Orchi e i figli di Isildur furono uccisi. Isildur tentò di fuggire; gettò via le armi e l'armatura e si lanciò nel fiume, infilandosi l'Anello per rendersi invisibile. Ma l'Anello scivolò via dal suo dito e un arciere degli Orchi lo colpì alla gola, uccidendolo. Da quel momento l'Anello fu chiamato il Flagello d'Isildur, e di esso si perse ogni traccia finché non fu ritrovato da Sméagol. Il corpo del Re non fu più ritrovato; solamente 3000 anni dopo Saruman il Bianco ritrovò la stella di Elendil che Isildur portava, e la catenella con cui fissava l'Anello al collo. Solo in tre scamparono al disastro, e Othar, il suo scudiero, portò a Gran Burrone i frammenti di Narsil e l'Anello di Barahir, affidatigli da Isildur quando ormai aveva capito che tutto era perduto.[2]
Isildur fu l'ultimo e il più valoroso re a governare su entrambi i due regni degli Uomini, finché il suo discendente Aragorn - col nome di Re Elessar - non riunì i regni dopo aver affrontato l'ultima minaccia di Sauron. Dei figli di Isildur si salvò infatti il quarto, Valandil, il quale si trovava con sua madre a Gran Burrone nel momento del disastro dei Campi Iridati. Da Valandil discese la stirpe regale di Arnor e, dopo la scissione di questo, quella di ArthedainCardolan e Rhudaur.

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Anárion


Anárion è un personaggio dell'universo immaginario di Arda creato dallo scrittore inglese John Ronald Reuel Tolkien. Il suo nome deriva apparentemente da Anar, parola Quenya per Sole.
Egli è il secondogenito di Elendil e il fratello di Isildur. Secondo alcuni scritti, suo figlio Meneldil fu l'ultimo uomo nato sull'isola di Númenor prima della Caduta. Insieme a suo padre e a suo fratello, Anárion guidò i Fedeli, la fazione di Númenóreani che si erano opposti al dispotismo del re Ar-Pharazôn e di Sauron.

La fondazione di Arnor e Gondor[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la Caduta, Elendil si stabilì nel nord della Terra di Mezzo vicino al reame elfico del Lindon e fondò il regno di Arnor, mentre i suoi figli approdarono più a sud, dove fondarono il reame di Gondor. Entrambi i regni erano state dapprima semplici colonie Númenóreane: Gondor si espanse dalla città di Pelargir e dal Principato del Belfalas.
Anárion e Isildur si impegnarono nell'espansione di Gondor: cominciarono a costruire le città di Minas Anor e Minas Ithil, e allo stesso tempo fondarono Osgiliath. Quest'ultima venne eretta in onore delle stelle e dello stesso Elendil. Minas Anor e la regione circostante, l'Anórien, ricevettero il nome dal Sole e da Anárion, mentre Minas Ithil e la regione dell'Ithilien, lungo il fiume Anduin, presero il nome dalla Luna e da Isildur.

La guerra con Mordor[modifica | modifica wikitesto]

Gondor fu presto attaccata da Sauron, Isildur venne costretto alla fuga e Minas Ithil fu conquistata. Nella Guerra dell'Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini Anárion svolse un ruolo primario nella difesa di Gondor e del suo popolo e ne divenne il reggente, mentre suo fratello si rifugiò nel nord raggiungendo Elendil e gli Elfi. Nonostante l'intera regione fosse sotto assedio, Anárion riuscì a difendere gli esuli Númenóreani e le popolazioni indigene di Gondor. Il suo esercito non lasciò mai Osgiliath e cacciò le forze di Sauron sulle montagne, ma Anárion capì che non avrebbero liberato Gondor se non con l'arrivo di Elendil.
Quando arrivarono Elendil, Isildur e Gil-galad, essi gli chiesero di lottare al loro fianco contro Mordor. Anárion combatté con possanza nella Battaglia di Dagorlad e nell'Assedio di Barad-dûr, ma rimase ucciso nel 3440 S.E. da una roccia scagliata dalla Torre Oscura. La corona di Minas Anor, l'Elmo di Anárion, si spaccò e non venne successivamente usata da Isildur che utilizzò il proprio come una corona. Molte generazioni più tardi, l'Elmo di Isildur fu sostituito da un elmo elaborato, su cui vi furono incastonate gemme.

Genealogia e titoli

Anárion ebbe quattro figli, il più giovane dei quali, Meneldil, divenne Re di Gondor nel 2 T.E.; niente è scritto dei primi tre, anche se se ne può dedurre che la loro morte sia antecedente a quella del padre.
Non è chiaro se a questo punto Gondor fosse già una nazione indipendente o se Isildur volesse che esso rimanesse soggetto al controllo dell'Alto Re. In ogni caso, Isildur non rinunciò mai esplicitamente ai suoi diritti su Gondor e Meneldil è detto compiaciuto dalla sua partenza. D'altro canto, non vi è traccia di dichiarazioni di Meneldil su questi fatti. Ciò che è sicuro è che al tempo delle dispute tra Arvedui e Eärnil II, tra il 1944 e il 1945 T.E., si affermava già che Gondor fosse indipendente e quindi libero dalle pretese dei discendenti di Isildur.[1]
Il titolo "Alto Re" rimase legato alla discendenza del nord, e seppure Gondor crebbe in potere molto più di Arnor, quest'ultima mantenne una certa supremazia. Il trono di Gondor divenne vacante alla scomparsa di Eärnur nel 2050 T.E..
Le due linee di sangue di Anárion e Isildur vennero riunite quando la Principessa di Gondor Fíriel, discendente di Anárion, sposò il discendente di Isildur Arvedui, Principe e futuro Re di Arthedain. Quest'unione pose le basi alla nascita di Aragorn II, che sarebbe diventato Re dei Regni Riuniti.

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